domenica 4 marzo 2007

La storia di Steve Nash




Anno dopo anno e' andato affermandosi sempre di piu' nel mondo del Basket Nba fino a diventare uno fra i migliori Play in circolazione. E' veloce, pieno di energia, sa passare e tirare: Steve Nash!!! La sua "maturazione" e' avvenuta in Texas, ai Mavs al fianco di Nowitzki, ma la "consacrazione" e' avvenuta con i Phoenix Suns dove e' stato eletto MVP della Stagione Regolare 2004/05!!
Steve e' un ottimo giocatore ma nella sua famiglia e' quasi una tradizione essere degli sportivi professionisti: il fratello gioca a calcio ed anche il padre ci giocava professionalmente quando era piu' giovane. Proprio il calcio porto' John, padre di Nash, dal Canada a giocare nel Johannesburg in Sud Africa ed in questa terra (il 07/02/1974) nacque il piccolo Stephen John Nash (da sempre chiamato Steve al quale venne dato un passaporto Canadese).
Finita l'avventura calcistica di John tutta la famiglia torno' nella British Columbia, Canada, e qua' Steve si iscrisse alla St. Micheal Victoria High School. Tanti playmaker oggi presenti nella Nba hanno conosciuto e praticato fin da piccoli solo il basket; per Steve le cose andarono in modo diverso perche' la pallacanestro era solo uno fra i suoi sport preferiti, infatti era anche membro della squadra di Hockey e quella di calcio. Come accaduto a molti atleti facenti parte di piu' Team nella stessa High School, Nash prese la decisione di continuare a praticare solo uno sport dei tre e opto' per il basket.
Il suo ultimo anno con la maglia del St. Micheal Victoria HS fu un trionfo completo: 21.3 punti, 11.2 assists e 9.1 rimbalzi... Tripla doppia di media sfiorata!!!!! Bisogna stare attenti a dare il peso giusto a queste cifre perche' se da una parte sono sicuramente di alto livello, dall'altro si deve tenere conto del basso livello tecnico presente nel campionato della British Columbia. Il suo Coach cerco' di sponsorizzare maggiormente Steve facendo una videocassetta e spendendola ai piu' prestigi College degli States ma a quanto pare, non era realizzata molto bene e suscitava piu' ilarita' che stima verso il giocatore: appena Nash accennava a fare una finta tutti gli avversari ci cascavano e si apriva un autostrada verso il canestro... Come previsto buona parte degli Atenei piu' prestigiosi non lo considerarono nemmeno mentre Santa Clara, California, era alla disperata ricerca di un playmaker, quindi gli proposero una borsa di studio che Nash ovviamente accetto'.
Si mise subito al lavoro come playmaker della squadra e cerco' di adattarsi ai nuovi compagni, ai nuovi schemi d'attacco e al livello tecnico della NCAA molto piu' alto rispetto al campionato canadese. Nel suo anno da freshman concluse con 8.1 punti (42.4% dal campo, 40.8% da tre punti e l'82% ai liberi), 2.2 assists e 2.5 rimbalzi; una delle sue prestazioni migliori fu nel tornea della WCC dove nei 31 secondi finali della partita contro Arizona, riusci a guadagnare, e a mettere a segno, sei liberi consecutivi che portarono alla vittoria Santa Clara. Nash fu il primo giocatore di sempre a vincere il trofeo di M.V.P della manifestazione nonostante fosse un freshman.
In estate, 1993, prese parte nella squadra nazionale canadese che ottenne la medaglia d'argento alle Universidadi (perse in finale contro gli U.S.A. di Finley e Damon Stoudamire). Dopo un primo anno di questo calibro non deluse le aspettative e continuo' a crescere, da Sophomore passo' a 14.6 punti, 3.7 assists e 2.5 rimbalzi. Ma le due annate che lo "incoronarono" come uno fra i migliori giocatori di sempre dell'Ateneo, e di tutta la WCC, furono il 94-95 e il 95-96. Da Junior, 94-95, segno' 40 punti contro Gonzaga mentre contro St. Mary's chiuse con 21/21 ai liberi... Le sue cifre a fine anno parlavano di: 20.9 punti (44.4% dal campo, 45.4% da tre e 87.9% ai liberi) , 6.4 assists, 3.8 rimbalzi e venne nominato West Coast Conference Player of the Year.
Anche se fece rilevare un leggero calo nei suoi numeri da Senior venne eletto nuovamente WCC Player of The Year ed inserito nel quintetto ideale All America. Concluse con 17 punti, 6.9 rimbalzi e 3.5 rimbalzi. Fu il quarto giocatore di tutti i tempi della WCC a chiudere in testa alla classifica degli assists e dei punti segnati (l'ultimo a riuscire in questa impresa fu un certo John Stockton)... A livello di Universita' concluse come il migliore di sempre in assists (510), percentuale ai liberi (86.2%), rapporto tra tiri da 3 fatti e seganti (263-656) mentre chiuse al terzo posto come realizzatore di tutti i tempi (1.689 punti). Nel suo anno da Senior stabili' anche la miglior percentuale ai liberi mai tenuta in una singola stagione (89.4%).
Finiti i 4 anni di Universita' (all'inizio degli anni 90 se non facevi tutto il College difficilmente venivi scelto al primo giro) passo' per il Draft dove fu chiamato al numero 15 assoluto da parte dei Suns. La squadra dell'Arizona era priva di un playmaker e quindi, Nash, fu immediatamente felice pensando che gia' dal suo primo anno avrebbe avuto parecchi minuti a disposizione. La sua felicita' fece "marcia indietro" quando pochi giorni piu' tardi in una trade fra Phoenix e Dallas arrivo' nient'altro che Jason Kidd. The WizzKid prese il posto in quintetto e a Steve rimasero 10.5 minuti a disposizione (in 65 partite) dove chiuse con 3.3 punti, 2.1 assists e 1 rimbalzo.
Nel 97-98, suo secondo anno fra i pro, trovo' piu' minuti a disposizione soprattutto grazie ad uno schema di attacco disegnato da coach Danny Ainge che prevedeva l'uso di Kidd playmaker e Steve Nash guardia. Nonostante fu titolare solo in 9 partita ne disputo' complessivamente 76 giocando 21.9 minuti e chiudendo con 9.1 punti, 2.1 rimbalzi e 3.4 assists.
D'accordo con i Suns decise di entrare in una trade che l'avrebbe portato a Dallas dove sarebbe stato playamaker titolare. Lo scambio vedeva Nash andare in Texas per Martin Muursepp, Bubba Wells e i diritti di Pat Garrity. Nel 98-99, la stagione del Lock-out, arrivo' anche Nowitzki dal Draft e Coach Nelson presento' la coppia Nowitzki-Nash come le basi per il futuro della franchigia. A dire la verita' stava correndo troppo perche' Nash non aveva mai guidato una squadra come titolare e tante volte finiva per buttare via la palla in modo stupido oppure non teneva il ritmo degli avversari piu' esperti di lui. Al termine della sua prima annata fu criticato pesantemente perche' nonostante l'incremento dei suoi minuti (da 21.9 a 31.7) nelle sue 40 partite (40 volte titolare) scese a 7.9 punti, fece registrare la sua piu' bassa, per ora, percentuale dal campo (36.3%) ed aumentarono i falli (2.5) e le palle perse (2.8)...
Deciso a riscattarsi nel 1999-00 fu fermato da un infortunio alla caviglia che lo costrinse a stare fuori per un totale di 26 partite. I risultati della squadra iniziarono ad andare meglio (il trio Nash, Nowitizki e Finley iniziava a conoscersi sempre di piu') ma Steve chiuse ancora una volta in singola cifra: 8.6 punti, 4.9 assists, 2.2 rimbalzi. Miglioro' la percentuale dal campo toccando il 47.7% ma gli assists scesero rispetto all'anno precedente. Ancora una volta fu criticato dalla stampa ed alcuni iniziarono addirittura ad etichettarlo come un "bidone". La dirigenza (un po' per calmare le acque e un po' per precauzione) firmo' un altro playmaker di back-up: Howard Eisley.
Nell'estate del 2000 Steve disputo' le olimpiadi con la maglia del Canada ed anche se non vinse la medaglia d'oro, come fecero i suoi colleghi americani, chiuse con cifre migliori di Payton, Kidd e Hardaway. Un segnale positivo? Si direbbe proprio di si e lo confermo' nella seguente stagione dove l'acquisto di Eisley fu inutile perche' Nash ora conosceva i compagni, si sentiva sicuro, sapeva quando passare e quando tirare... Il tutto si tradusse con: 15.6 punti, 7.3 assists, 3.2 rimbalzi ed 1.03 recuperi a serata. Nei play-offs Dallas ribalto' un 2-0 inflitto dai Jazz in un 3-2 ed arrivo' sino al secondo turno (eliminati dagli Spurs). Nash era diventato non solo un ottimo giocatore del Texas ma dell'intera Nba.
La sua crescita continuo' nei due anni successivi ed entrambe le volte (2002-2003) venne chiamato a prendere parte al All Star Game e fu inserito nel terzo quintetto ideale "All Nba Team". Nella miglior stagione mai disputata da Dallas (60 vittorie - 22 sconfitte), 02-03, Nash chiuse a quota: 17.7 punti, 7.3 assists, 2.9 rimbalzi, 1.09 recuperi, il 90.9% dai liberi, il 46.5% dal campo ed il 41.3% dalla linea dei tre punti.
Nel 2003/04 i suoi assists salirino a quota 8.8 ai quali aggiungeva 3 rimbalzi e 14.5 punti a partita. L'aumento dei passaggi, e la diminuzioni della media punti (quasi 3) a partita fu causato dalla presenza di molte "bocche di fuoco" nella squadra: oltre ai "soliti" Nowitizki e Finley, i Mavs potevano contare anche su Walker e Jamison ovvero altri due uomini da 20 punti a partita. In estate divenne free-agent e chiese a Cuban, owner della franchigia Texana, il massimo salariale ma quest'ultimo, considerata anche l'eta del Canadase (gia' oltre i 30 anni), gli rispose di no... Cosi' Nash torno' dove tutto ero iniziato: a Phoenix...
Nel 2004/05 Nash (15.5 punti, 3.3 rimbalzi, 11.5 assists) concluse come il miglior assists-man di tutta la lega e cambio' il volto dei Phoenix Suns. Nessuno si aspettava un suo impatto cosi' forte sulla franchigia dell'Arizona che compilo' una stagione da 60 vittorie e ragginse le Finali della Western Conference. Steve, che come tutti i campioni incremento' il proprio rendimento nei playoffs (23.9 punti, 4.8 rimbalzi, 11.3 assists), venne ripagato con il titolo di Most Valuble Player (miglior giocatore) di tutta la Nba. Merito di questo trionfo fu anche la presenza di Mike D'Antoni (nominato coach dell'anno) che imposto' un gioco fatto di velocita' e contropiede sfruttando cosi' le principali carattersitiche di Nash.
Vediamo come ha concluso il 2005/06:
Punti a partita (PPG)
Rimbalzi a partita (RPG)
Assist a partita (ASG)
18.5
4.2
10.5
Nei Play-Offs:
Punti a partita (PPG)
Rimbalzi a partita (RPG)
Assist a partita (ASG)
20.4
3.7
10.2
Alle porte di questa stagione Amare Stoudamire, il terminale offensivo principale dei Suns, giocatore da oltre 30 punti, si fece operare al ginocchio facendo nascere l'idea che Phoenix avrebbe vissuto un'annata molto difficile. Nash, come D'Antoni, non si fece spaventare dalla situazione e scese in campo piu' determinato che mai a giustificare il fatto di essere stato nominato MVP del 04/05. Il numero 13 dei Suns ha terminato il 2005/06 facendo stabilire il suo carrer-high di punti (18.8), rimbalzi (4.2), minuti giocati (35.5), percentuale dal campo (51.2%) e percentuale dalla linea dei liberi (92.1%). A tutto cio’, il giocatore di origine Canadese, aggiunge 10.5 assists (migliore assists-man della lega) per aiutare sei dei suoi compagni di squadra a scrivere il proprio massimo in carriera per punti segnati in una singola stagione. Questi numeri gli hanno permesso di replicarsi come Most Valuable Player della stagione regolare. Steve si unisce a Magic Johnson come unico playmaker nella storia dell’Nba a ricevere piu’ di un MVP e diventa il nono giocatore di sempre a concretizzare l’impresa di ripetersi come vincitore di questo premio per due anni di fila. Nash rispetto all’anno precedente segna 3.3 punti in piu’ ed e’ da sottolineare che solo Larry Bird riusci’ ad ottenere due titoli MVP consecutivi con una differenza maggiore di punti fra una stagione e l’altra (il leder dei Boston, nel 1984-85, fece registrare un incremento di 4.5 punti). Il canadese per il quinto anno di fila fa parte della squadra NBA con la piu’ alta media punti e questo gli permette di arrivare alla pari con Alex English e Dan Issell che, nel periodo dal 1980 al 1985, furono i primi a riuscire in tale impresa. I suns nei playoffs hanno passato due turni in 7 partite (Lakers e Clippers) ma contro i Mavs hanno pagato l'assenza di centri e ali grandi di peso da contrappore a Nowitzki,
Attualmente penso nessuno non lo includerebbe nella Top Ten dei migliori PlayMaker in circolazione nell'Nba. Per concludere vediamo quale citazioni e' riuscito ad ottenere:
Inserito nel primo quintetto All NBA Team del 2005.
Inserito nel primo quintetto All Nba Team del 2006.
Nominato M.V.P. della stagione regolare 2004/05.
Nominato M.V.P. della stagione regolare 2005/06.
Miglior assists man del 2004/05 (11.5).
Miglior assists man del 2005/06 (10.3).
Inserito nel terzo All nba Team nel 2002 e nel 2003.
Nella stagione 1996-97 ha partecipato al All Star Game dei Rookie.
Nella stagione 2002-03 ha partecipato al All Star Game.
Nella stagione 2003-04 ha partecipato al All Star Game.
Nella stagione 2004-05 ha partecipato al All Star Game.
Nella stagione 2005-06 ha partecipato al All Star Game.
Ha vinto l'argento alle Olimpiadi delle Universita' nel 1996.
Ed ora non vi resta che passare alla nuova galleria di immagini dove troverete tante foto e qualche cuoriosita' su Steve e la sua famiglia!!

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